Non solo un operatore di terminal

Una delegazione dell’italiana Contship Italia Group, sotto la guida della sua presidente Cecilia Eckelmann-Battistello, ha appena concluso un tour asiatico (cfr. ITJ Daily del 6.11.), visitando importanti hub in Asia sudorientale e in Cina (Singapore, Shenzhen, Hong Kong, Shanghai) ed evidenziando l’importanza di La Spezia come gateway per le merci dirette verso l’Italia e l’Europa meridionale e centrale.

Come primo carrier asiatico, CSCL fa scalo in un porto italiano con navi da 14 000 Teu. Foto: Contship Italia
Come primo carrier asiatico, CSCL fa scalo in un porto italiano con navi da 14 000 Teu. Foto: Contship Italia

Contship tiene a sottolineare di non essere «solo» un gestore di terminal, ma «il partner italiano che offre soluzioni integrate all’interno della catena di distribuzione mondiale». Questo è quanto ha comunicato a ITJ Daniele Testi, direttore marketing di Contship Italia Group, dopo il suo ritorno dall’Asia. «Come forse sapete, in origine il nostro motto era ‹Portiamo la nave alla vostra fabbrica›. Lo facciamo ancora oggi, anche se – come noto – non siamo più attivi nel settore della navigazione di linea, ma ci concentriamo sulle procedure di sdoganamento e di trasporto port-to-door». Oggi, rispetto ai porti del Nord, La Spezia offre ai propri clienti dei vantaggi in termini di tempo di transito dalla Cina all’Italia nonché verso l’Europa meridionale e centrale. Ciò ha come conseguenza una riduzione dei costi di inventario totali durante il trasporto.

Notevoli investimenti
Attualmente La Spezia Container Terminal (Contship Italia Group) investirebbe circa 200 Mio EUR per aumentare la capacità fino a 2 Mio Teu l’anno. «Non si deve dimenticare che dal 2011 a La Spezia possono essere operate grandi navi fino a 14 000 Teu. Qui nel febbraio 2015 è stata operata, per la prima volta in Italia, una nave da carico da 16 600 Teu. Questi giganti sono quindi assolutamente ‹normali› per il nostro porto», ha dichiarato Testi. Ciò è stato confermato dal comunicato stampa da poco pubblicato, che riporta che a La Spezia sono state operate contemporaneamente due ULCC, una novità assoluta per i porti italiani. Alla fine di ottobre, lungo i lati del Molo Fornelli sono state operate la Al Qibla (UASC) e la MSC Livorno, con una capacità di 13 300 risp. 14 000 Teu. «Agiamo in modo proattivo anziché reagire alle esigenze del mercato», ha aggiunto il manager Contship non senza orgoglio.

Railability
Con questo gioco di parole anglosassone, difficilmente traducibile, il Gruppo sottolinea che La Spezia si distingue da tutti gli altri porti italiani, in quanto oltre il 35% delle sue merci viene trasportato su rotaia verso il o dal porto grazie a 200 collegamenti ferroviari settimanali.

«Ciò corrisponde a quattro volte la media italiana ed è di molto superiore a molti altri porti europei», afferma Testi. «L’origine di questo tipo di trasporto ecologico ed efficiente risiede nel fatto che da sempre La Spezia Container Terminal dà grande valore al trasporto su rotaia. La carenza di spazio ha determinato un ampio utilizzo delle ferrovie, al fine di ridurre i tempi di transito dei container operati tramite il terminal. L’Italia non è più solo un bel paese per trascorrere le vacanze. Viviamo nel XXI secolo e ci adeguiamo agli standard europei. Naturalmente si dovrebbero ancora sistemare alcune cose, ma per quanto concerne l’affidabilità, le procedure di sdoganamento e l’eliminazione della burocrazia, gli spedizionieri possono essere sicuri che troveranno gli stessi standard dell’Europa settentrionale e di altri porti europei», è convinto Testi.

Un nuovo record storico
Tra le sue argomentazioni vi è inoltre la notizia che a La Spezia, quest’anno, il milionesimo container è stato operato un mese prima rispetto agli altri anni, ossia già il 4 novembre. Ciò dimostra chiaramente che il porto si trova sulla strada giusta e che è pronto per il futuro. Lo scorso anno, nei terminal per container Contship sono stati movimentati 6,6 Mio Teu. Le società intermodali e di logistica del Gruppo hanno trasportato circa 240 000 Teu.

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