Racconto: L’incubo logistico

Cosa accadrebbe se all’improvviso dovesse crollare il sistema dei trasporti?

Domani i giornali parleranno sicuramente della catastrofe nel settore dei trasporti, del grounding della logistica, del Cargogate, pensò Rita Zumbrunn quel mercoledì quando il traffico merci andò in tilt. Ma il giovedì i giornali non uscirono. O era finita la carta presso le case editrici o le copie stampate dalla macchina rotativa non potevano essere consegnate.

Cosa accadrebbe se all’improvviso dovesse crollare il sistema dei trasporti?
Cosa accadrebbe se all’improvviso dovesse crollare il sistema dei trasporti?

Nessuno sapeva come era stato possibile arrivare a questa crisi. Ma tutti penavano alle congetture più pazzesche. Mentre gli uni ipotizzavano un attacco di hacker ai software di tutte le aziende di trasporto, gli altri credevano che fosse stato causato intenzionalmente un incidente nel sistema di fornitura dell’energia in modo da poterlo sfruttare per far lievitare i prezzi dell’elettricità e del petrolio. Le teorie del complotto fecero il giro del mondo.

Gli ambienti cristiani interpretarono il crollo dell’economia come un monito dall’alto. Solo una cosa era certa: l’economia si era arrestata. Inizialmente ne fu colpito solo il trasporto su rotaia e su strada, via acqua e via area, ma la catastrofe si allargò rapidamente a tutte le fabbriche e i settori, persino nell’agricoltura e l’industria forestale. Per risparmiare sui costi, le società avevano ridotto le scorte in magazzino. Tutti si facevano consegnare i beni necessari per la fabbricazione di mobili, orologi, turbine e computer con il sistema just-in-time.

Rivista Cargo 3/14

Im neuen Cargo Magazin dreht sich alles um die Faszination Güterverkehr. Das Heft ist erhältlich ab dem 24. Oktober 2014. Zum Abo.
Il fascino del traffico merci ferroviario è il tema centrale del nuovo numero della rivista Cargo disponibile dal 24 ottobre 2014.
All’abbonamento.

Nel corso di una giornata tutte le ruote si erano arrestate, perché gli impianti di produzione non potevano più essere alimentati. Non c’erano materiali grezzi, bulloni e prodotti semilavorati nonché pezzi di ricambio per le macchine utensili. Persino dove la produzione avrebbe potuto andare avanti ancora per un po’, i direttori stressati avevano cessato le attività e infine chiuso gli stabilimenti.

I prodotti infatti non potevano più essere trasportati, per cui i depositi furono presto stracolmi. Era come se l’economia fosse sprofondata in un sonno profondo. Nessuno poteva prevedere quanto tempo sarebbe durato, un paio di ore o diverse settimane. Nel corso del pomeriggio, migliaia di operai e impiegati furono mandati a casa. La radiotrasmittente di Rita Zumbrunn, che lavorava come corriere in bicicletta, rimase muta. Niente lavoro, niente paga…

Trovate la storia completa nella rivista Cargo 3/14 disponibile dal 24 ottobre 2014. All’abbonamento.

#cargomag

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