Il futuro della logistica (6): sarà presto il vento a spingere le portacontainer attraverso le acque?

Una società di Amburgo ha sviluppato un aquilone da trazione facilmente installabile su quasi tutte le navi da carico. La sesta parte della nostra serie sulle innovazioni nel traffico merci illustra come le navi a propulsione mista, vela e motore, si stiano facendo strada negli oceani.

Segelschiff
Foto: Skysails

Spinti soprattutto dal desiderio di ridurre i costi e di tutelare l’ambiente, armatori e aziende specializzate hanno riportato sulle rotte commerciali marittime del mondo intero un metodo di propulsione vecchio di secoli: la navigazione a vela. La società di Amburgo Skysails, ad esempio, ha sviluppato un sistema di trazione ausiliaria a vela costituito da un aquilone che, a fronte di un dispendio minimo, può essere installato su quasi tutte le navi. Dal 2007, sulla nave portacontainer «BCC Skysails», è in uso un aquilone di 160 metri quadrati controllato da un computer che volteggia a un’altezza compresa tra i 100 e i 300 metri, trainando la nave. Nel frattempo anche alcuni altri cargo sono stati equipaggiati con una vela speciale Skysails.

Qualche anno fa il gruppo britannico B9 Energy Group, gestore di 29 parchi eolici in Gran Bretagna, ha fondato una società affiliata nel settore marittimo. Per conto di quest’ultima ad Amsterdam esperti di navigazione stanno sviluppando l’«Ecoliner», una nave da carico da 8000 tonnellate a trazione ibrida con vela e motore. Questa nave a tre alberi sarà dotata di un sistema automatico a propulsione velica, manovrabile da una persona. La nave da carico è progettata per essere spinta soprattutto dalla forza del vento. Il motore presente a bordo sarà alimentato da metano di origine biologica ed è pensato per essere impiegato solo per l’entrata in porto o in assenza di vento.

Ciò che manca a questo punto è una garanzia che le nuove navi ibride possano resistere all’accesa concorrenza in termini di costi dei giganti portacontainer a olio combustibile pesante. A prescindere da questo, è stato comunque fatto un primo passo avanti verso la costruzione di navi mercantili d’alto mare più rispettose dell’ambiente. Anche le aziende che investono molto nella sostenibilità e che si avvalgono del trasporto merci su rotaia potrebbero mostrare interesse per simili alternative di trasporto marittimo.

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