Il più grande frigorifero della Svizzera si trova a Olten.

Alle officine FFS di Olten si trova la cosiddetta camera climatica: un padiglione lungo oltre 30 metri nel quale i veicoli ferroviari vengono sottoposti ad approfonditi test di sollecitazione con temperature che vanno da -33 a +60 gradi. Ecco cosa accade al suo interno.

Le nostre locomotive, le nostre carrozze e i nostri carri merci sono sufficientemente attrezzati per resistere alle basse temperature e al gelo? Le forti precipitazioni a carattere nevoso e le basse temperature degli scorsi giorni hanno messo in risalto l’importanza di predellini retrattili, accoppiamenti e tergicristalli funzionanti. Nella camera climatica delle officine di Olten, gli specialisti FFS effettuano regolarmente test di sollecitazione su diversi tipi di veicoli. Anche se è sempre possibile che si verifichino dei guasti, se subentrano situazioni estreme: le FFS s’impegnano oltremodo affinché i viaggiatori possano viaggiare puntuali e comodi in inverno. I climatizzatori in primis devono funzionare con tutte le condizioni atmosferiche, in modo tale che sulle carrozze ci sia sempre una temperatura piacevole.

Un accoppiamento gelato e bobbisti FFS all’opera.

Anche nel traffico merci il clima ha un ruolo fondamentale. L’accoppiamento automatico, ad esempio, che presto verrà testato nel traffico combinato, dovrà poter funzionare anche con temperature sottozero. Ed è proprio questo che viene testato nella camera climatica. Prima di sottoporre l’accoppiamento ai test del freddo, Dieter Buser, collaboratore della camera climatica di Olten, ricrea un perfetto contesto invernale. Porta la temperatura nella camera a -10 gradi e spruzza dell’acqua fredda sui carri e in particolare sull’accoppiamento. Si forma così uno strato di neve e ghiaccio, esattamente come se ci si trovasse all’aria aperta in pieno inverno.

Il tecnico della flotta Dieter Buser prepara con lo spazzaneve a turbina interno l’accoppiamento automatico per il test del freddo.

Vedere i collaboratori che spingono il carro pianale per testare l’accoppiamento ricorda un po’ il bob. «Oh issa!»: ed ecco che i carri, ognuno con una parte dell’accoppiamento, sbattono vigorosamente l’uno contro l’altro. Dopotutto è così che accade anche nella realtà, quando i carri pesanti tonnellate si scontrano durante le manovre. Alla fine, nonostante il ghiaccio e la neve il meccanismo è scattato. I due carri sono agganciati.

Come nel bob: il fatto che l’accoppiamento automatico funzioni anche con temperature sottozero è fondamentale per un esercizio ferroviario stabile.

Oltre alle locomotive e alle carrozze, nella camera climatica delle FFS vengono testati anche altri veicoli. Ad esempio i treni di spegnimento e salvataggio, le gru ferroviarie di FFS Infrastruttura o appunto anche i veicoli di FFS Cargo. Capita che a Olten, nel più grande frigorifero per veicoli della Svizzera, arrivino a fare i conti con il freddo gelido anche camion e container.

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