Il settore svizzero del traffico merci punta sul trasporto co-modale

Le FFS, l’Associazione svizzera dei trasporti stradali ASTAG, l’Unione dei trasporti pubblici UTP e l’associazione degli spedizionieri VAP hanno sottoscritto in data odierna un documento di posizione comune nel quale riaffermano la loro stretta collaborazione e il loro impegno per l’approvvigionamento quotidiano a favore della popolazione e delle imprese svizzere. Inoltre, il settore del traffico merci sostiene il mandato costituzionale di trasferimento del traffico di transito attraverso le Alpi.

Con l’apertura della galleria di base del Monte Ceneri a fine 2020 verrà ultimata l’opera del secolo: la Nuova ferrovia transalpina (NFTA). Il corridoio di 4 metri ininterrotto da Basilea al Nord Italia accelera il trasferimento del traffico di transito attraverso le Alpi dalla strada alla rotaia, da frontiera a frontiera, e crea capacità di carico supplementari per oltre 240 000 semirimorchi all’anno.

A un anno dall’inaugurazione le FFS, l’Associazione svizzera dei trasporti stradali ASTAG, l’Unione dei trasporti pubblici UTP e l’associazione degli spedizionieri VAP hanno sottoscritto oggi al Bözberg un documento di posizione comune nel quale le imprese di trasporto e l’industria di spedizione ribadiscono il loro impegno per un traffico merci sostenibile ed efficiente, quale contributo ad una Svizzera ecologica e competitiva. Inoltre, il settore del traffico merci sostiene il mandato costituzionale di trasferimento del traffico di transito attraverso le Alpi.

Non solo strategie aziendali, ma anche condizioni quadro ottimali

Sia su rotaia che su strada sono stati profusi e si continuano a profondere enormi sforzi per garantire un trasporto merci sostenibile.

Ciò include, ad esempio, l’introduzione dell’accoppiamento e della prova freni automatici o la progettazione dell’innovativo carro merci da parte di FFS Cargo. Gli autotrasportatori aumentano continuamente la loro efficienza attraverso ottimizzazioni interne (ad es. pianificazione, disposizione e innovazione digitale).

Oltre alle strategie aziendali sono però necessarie anche condizioni quadro il più possibile ottimali. Le ferrovie merci, gli autotrasportatori e gli spedizionieri svizzeri ritengono necessario intervenire a livello di potenziamento delle infrastrutture e di quadro normativo:

  • per essere competitivi sul lungo termine, sono necessari investimenti per potenziare le linee per il traffico merci. Questi investimenti vanno imperativamente inseriti nei lavori della prossima fase di ampliamento PROSSIF 2040/45.
  • Le stazioni di formazione dovranno essere dotate di binari di ricevimento lunghi 750 metri e gli impianti di carico e scarico potenziati. Inoltre, le soluzioni comodali di import/export richiedono un aumento delle capacità di trasbordo in Ticino.
  • È altresì necessario ammodernare in tempi brevi la rete stradale svizzera (nuovo fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato FOSTRA risp. Programma di sviluppo strategico strade nazionali).
  • La normativa vigente in materia di trasporto merci su strada sarà mantenuta: la TTPCP, il divieto di circolazione notturna e domenicale per i camion, il limite di 40 tonnellate e il divieto di cabotaggio sono indiscussi nel settore dei trasporti e garantiscono condizioni sociali e concorrenziali eque.
  • I programmi di utilizzazione della rete dovranno essere sviluppati in base alla domanda. In questo modo si evitano costosi investimenti in infrastrutture. Nel contempo i concetti di manutenzione dei gestori dell’infrastruttura dovranno considerare maggiormente le esigenze del traffico merci notturno.

Un traffico merci efficiente, adeguato al fabbisogno e ben organizzato è di cruciale importanza per l’approvvigionamento della Svizzera. L’economia e la popolazione dipendono da trasportatori innovativi, ecologici e sostenibili nel lungo periodo. Solo così si può avere la certezza che la posta arrivi puntuale, che gli scaffali dei grandi magazzini vengano riempiti e che gli ospedali vengano riforniti dei medicinali necessari.

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