La galleria di base del San Gottardo, che aprirà nel mese di giugno, non è l’unico tunnel importante che attraversa le Alpi. Quali altri transiti attraverso le Alpi esistono in Europa e perché sono stati costruiti proprio in quei luoghi? Inauguriamo una nuova serie di articoli partendo dalla galleria del Lötschberg.
Dopo l’apertura della linea di montagna del San Gottardo nel 1882, anche il Cantone di Berna volle realizzare un collegamento per il transito attraverso le Alpi. La Confederazione, però, non volle mettere a disposizione di questo progetto le proprie risorse economiche, perché non voleva che entrasse in concorrenza con il San Gottardo. Al progetto decise tuttavia di partecipare la Francia, che nella guerra franco-prussiana del 1871 aveva dovuto cedere alla Germania il proprio valico di frontiera verso Basilea. Il traffico quindi veniva deviato attraverso Delle, nel Giura.
Nel luglio 1906 venne fondata la Società ferroviaria delle Alpi bernesi Berna–Lötschberg–Sempione (BLS) e nello stesso anno iniziarono i lavori di costruzione dei 58 chilometri della linea di montagna tra Frutigen, nell’Oberland bernese, e Briga, nel Cantone del Vallese. Ci furono diverse discussioni sulle tratte e, quando finalmente fu realizzata, Wilhelm Teuscher, che negli anni intorno al 1870 ricopriva il ruolo di Consigliere di Stato del Cantone di Berna, diventò il padre spirituale della linea di montagna del Lötschberg.
La galleria del Lötschberg è lunga 14,6 chilometri e all’opera fu necessario aggiungere 33 piccole gallerie e 22 ponti sulle rampe di accesso, come scrive la BLS sul proprio sito web. La tratta fu inaugurata nel luglio del 1913. Il traforo del Sempione, che collegava Briga con Iselle in Italia, era già in uso dal 1906, quindi la strada verso l’Italia era già aperta.
Con il passare degli anni il traffico aumentò, soprattutto il traffico merci. Nel 1970 una commissione istituita dalla Confederazione propose la costruzione di una galleria di base che attraversasse il San Gottardo. Vennero discussi anche altri progetti. Nel 1989 il Consiglio federale approvò una variante che, oltre alla realizzazione della galleria di base del San Gottardo, prevedeva anche la costruzione di una galleria di base del Lötschberg. Il padre spirituale di questa proposta fu il ministro dei trasporti Adolf Ogi (Foto). «Ho dovuto lottare come un leone», affermò Ogi in un’intervista al «Berner Zeitung». Prese dal cassetto una mappa della Svizzera e tracciò una linea retta che partiva da Altdorf e arrivava a Biasca: quella sarebbe stata la tratta del San Gottardo. Poi tracciò un’altra linea più breve da Frutigen alla zona di Visp. «Ammetto che ci è voluto molto più coraggio a tracciare la seconda linea rispetto alla prima», affermò Ogi.
Nel 1992 il popolo svizzero votò a favore della Nuova ferrovia transalpina (NFTA), questo il nome che venne dato al progetto. Inoltre, nel 1998 approvò anche il modello di finanziamento FTP (decreto concernente la costruzione e il finanziamento dei progetti di infrastruttura dei trasporti pubblici). Tuttavia, per motivi finanziari, venne realizzata soltanto una variante ridotta e al Lötschberg si decise di rinunciare all’ampliamento della ferrovia a due binari. La seconda canna però è in gran parte staccata. I lavori di costruzioni sono iniziati nel 1999 e sono terminati nel 2007. La galleria è gestita dalla BLS, ma viene utilizzata intensamente anche da FFS, FFS Cargo e altre imprese di trasporto ferroviario.
L’elemento principale che ha spinto verso la realizzazione della NFTA è stata la decisione di spostare il traffico dalle strade sulle rotaie. Nel quadro del trattato internazionale della Convenzione delle Alpi tutti gli otto stati alpini si sono riconosciuti in questo principio. Adolf Ogi affermava anche: «Dovranno passare ancora molti anni prima che vengano realizzati i progetti relativi alla galleria del Moncenisio tra Francia e Italia e alla galleria del Brennero tra Austria e Italia, noi svizzeri invece siamo stati più rapidi e abbiamo tenuto fede alle nostre promesse», affermava l’ex consigliere federale (1988-2000) nella primavera 2015 al «Cargo Magazin».
Dati sulla galleria di base del Lötschberg
Lunghezza: 34,6 chilometri
Salita massima: 13 per mille
Tempi di realizzazione: 1999 – 2007
Foto: Keystone