La percentuale del trasporto merci su binari è più bassa nel Cantone di Vaud rispetto al resto della Svizzera.
Nel raffronto con il traffico merci su strada, quello su rotaia continua infatti ad avere una rilevanza ridotta: è necessaria una svolta. L’impiego della ferrovia dipende molto dalla presenza o meno di infrastrutture adeguate. Attualmente, il Cantone di Vaud conta 47 impianti di trasbordo, molti dei quali vengono scarsamente utilizzati. Il piano logistico e per il trasporto delle merci del Cantone si concentra pertanto, oltre che sulle misure aggiuntive da adottare, anche sul trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia e su uno scambio intenso tra gli attori del settore eco- nomico e della pianificazione del territorio.
Incoraggiamo uno scambio interdisciplinare.
Frédéric Clerc, capoprogetto Traffico merci, Direzione generale della mobilità e delle strade, Cantone di Vaud
Rivista Cargo 1/23
Questo articolo è tratto dal numero 1/23 della rivista Cargo. Leggete qui l’edizione integrale. Desiderate ricevere la rivista in formato cartaceo? Per abbonarvi cliccate qui.
Spesso, le città hanno carenza di piattaforme logistiche intermodali per la distribuzione capillare. «L’agglomerato di Losanna, ad esempio, vede un volume di traffico merci particolarmente elevato. Per casi di questo tipo stiamo pianificando l’elaborazione di un piano logistico concreto», afferma Frédéric Clerc della Direzione generale della mobilità e delle strade. Come il Cantone di Berna, anche quello di Vaud coordina la pianificazione e l’attuazione delle misure. A giugno 2022, ad esempio, ha riunito intorno a un tavolo oltre venti aziende – tra le quali FFS Cargo – e gruppi di interesse del settore logistico, per definire le condizioni quadro necessarie a potenziare l’utilizzo della ferrovia in ambiente urbano. Una comunicazione lacunosa tra gli attori del settore potrebbe, infatti, portare a errori di sviluppo e incertezze. Il piano logistico e per il trasporto delle merci vodese mira pertanto a promuovere, attraverso gruppi di lavoro interdisciplinari e workshop, non solo un dialogo continuo, ma anche la pubblicazione periodica dei risultati.