L’ospite di oggi allo stand di «SwissMovers» è il Gruppo specialistico innovazioni tecniche traffico merci su rotaia (TIS), che cinque anni fa ha lanciato l’«iniziativa per il futuro 5L» insieme a FFS Cargo con l’«Innovativer Güterwagen 2030», una sorta di libro bianco sul tema delle innovazioni da apportare ai carri merci ferroviari entro il 2030.
Jürgen Hüllen, portavoce del TIS, e Jens-Erik Galdiks, responsabile Tecnica della flotta di FFS Cargo, hanno stilato un primo bilancio pubblico del lavoro svolto; la presentazione si è tenuta dinnanzi a una ricca folla di addetti ai lavori molto interessata all’argomento nella sala delle conferenze dello stand di «SwissMovers». René Höpfner, del progetto «Rail Transport» di Bosch Engineering, ha fatto un resoconto della situazione attuale di un’altra iniziativa del TIS riguardante i sistemi telematici e i sensori nel traffico merci ferroviario e intitolata «Industrieplattform Telematik und Sensorik im Schienengüterverkehr» (ITSS).
Il TIS, al quale aderiscono caricatori, gestori e produttori di veicoli, ha portato avanti la sua iniziativa per il futuro dal 2012, ha definito i requisiti tecnici, operativi ed economici richiesti ai carri merci innovativi in seno a diversi gruppi di lavoro e li ha discussi e perfezionati insieme ai costruttori di carri e componenti.
L’obiettivo: innovazioni di base nel carro merci
«Oggi il TIS può valersi di alcuni successi nello sviluppo e nell’implementazione di innovazioni di base nei carri merci ferroviari», ha sottolineato Hüllen. E Jens-Erik Galdiks ha aggiunto: «Un risultato di questo lavoro collettivo è il treno «5L Demonstrator» di FFS Cargo, che possiamo vedere qui fuori sul binario.» Il responsabile Tecnica della flotta di FFS Cargo continua spiegando che questo è un primo passo verso le innovazioni da attuare con urgenza nel traffico merci ferroviario.
Il treno mette in pratica l’idea delle «5 L» – che designano in tedesco silenziosità, leggerezza, solidità di marcia, ottimizzazione per la logistica e orientamento al costo del ciclo di vita – ed è stato sviluppato in collaborazione con tredici aziende internazionali di tecnologia ferroviaria. Il treno è composto da 16 carri portacontainer di fattura tradizionale, ma dotati di una serie di componenti innovativi.
Ogni possibile configurazione tecnica al vaglio
In totale con il treno «5L-Demonstrator» vengono testate le proprietà e le funzioni di sei diversi sistemi in condizioni di funzionamento reale: dai carrelli ai freni fino all’accoppiamento e alle sale montate. I componenti sono stati installati in modo tale che ogni possibile configurazione venga proposta almeno una volta.
I sensori trasmettono dati precisi sulle prestazioni dei singoli componenti in uso. I produttori hanno fornito i componenti dimostrativi, in parte prototipi, a titolo gratuito e in compenso riceveranno dati preziosi.
Almeno 400 000 chilometri da percorrere
Dopo l’omologazione, il treno sarà messo regolarmente in esercizio a partire dal terzo trimestre 2017 e durante i quattro anni di durata del progetto pilota percorrerà complessivamente almeno 400 000 chilometri. Il treno circolerà dapprima in Svizzera e poi, a partire da metà 2018, anche in Europa.
«Questa lunga fase di test è necessaria per mettere sufficientemente alla prova i componenti e analizzare il loro comportamento in condizioni reali», ha spiegato Jens-Erik Galdiks. I risultati registrati sono serviti a ottimizzare costantemente il progetto e a migliorare ulteriormente le basi per nuovi progetti di carri merci.