In viaggio con il treno DAC+ attraverso nuove tecnologie e innovazione

In occasione dell’assemblea generale dell’Unione dei trasporti pubblici (UTP), un convoglio speciale era in attesa nei porti renani di Basilea: il treno pilota DAC+ e FFS Cargo hanno portato i partecipanti in un viaggio nel futuro del traffico merci su rotaia.

Meccanico da oltre un secolo e da qualche anno in parte automatico a FFS Cargo: stiamo parlando dell’accoppiamento dei treni. L’accoppiamento automatico digitale – detto anche DAC a livello internazionale – ha un ruolo chiave nell’automazione e nella digitalizzazione del traffico merci su rotaia: renderlo più economico, più veloce e più sicuro.

Il treno pilota «DAC+» permette di testare in modo accurato il sistema di comunicazione nel treno, ma anche le future applicazioni digitali come la prova automatica dei freni, la definizione della disposizione dei carri, lo sganciamento elettrico ecc. Il progetto è stato realizzato da FFS Cargo in collaborazione con la scuola universitaria di Lucerna (HSLU) e alcuni partner industriali come PJ Monitoring, plc-tec, Voith e Knorr-Bremse, con il sostegno dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT). Il programma di test del treno, composto di sette carri, è in corso da inizio febbraio.

Importanza a livello europeo

Due anni fa si è deciso di adottare una testata di accoppiamento uniforme in tutta Europa, grazie anche al lavoro pionieristico di FFS Cargo. Si tratta ora di definire a livello europeo la tecnologia da utilizzare per la trasmissione dei dati. Il programma DAC+ comprende prove di arresto e di manovra, come pure corse di circolazione. A questo scopo, il treno DAC+ circola in varie sedi e sui binari di tutta la Svizzera.

«I test di manovra e le corse di prova finora effettuate hanno dato ottimi risultati sia per la trasmissione dati che per le varie funzionalità», ha dichiarato Aldo Smania, responsabile del progetto a FFS Cargo. «Entro la fine del 2023 verranno effettuate altre corse di prova e segnatamente anche test sulla sella di lancio per verificare l’affidabilità di tutte le funzioni del sistema in condizioni di traffico merci e per identificare e poi eliminare tempestivamente eventuali punti deboli.»

I risultati del progetto saranno considerati nell’ulteriore sviluppo del DAC a livello europeo. Il treno pilota fornisce pertanto un importante contributo al futuro del traffico merci su rotaia e all’introduzione a livello europeo dell’accoppiamento automatico digitale. Infatti, il traffico merci su rotaia può far fronte ai crescenti volumi dei trasporti, a condizione che venga modernizzato. Come è stato ribadito durante l’assemblea generale dell’UTP, nei prossimi anni questo ammodernamento deve essere affrontato unendo le forze.

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