I tre fari spuntano dalla nebbia e si avvicinano pian piano. In questa mattina di dicembre il termometro segna una temperatura sotto zero e la lancetta dei minuti scatta sulle 2:37. Spaccando il minuto, il treno che reca il numero 60599 si arresta con un lieve sobbalzo sul binario 711 della stazione di smistamento Limmattal (RBL) nei pressi di Dietikon. Una scena vista già tante volte nel quadro delle normali attività quotidiane di Cargo. Se non fosse che questa volta davanti al treno è agganciata una Ae 6/6. Questa fermata, infatti, rappresenta l’atto conclusivo: qui ha fine l’ultima corsa commerciale effettuata con una locomotiva del tipo Ae 6/6.
Nella cabina di guida siede Mauro Luna. «Ho preso servizio la sera alle cinque e quarantacinque.» Racconta di aver ritirato la locomotiva dal deposito e di aver viaggiato da RBL a Losanna Triage. Dopo un’ora di pausa, è tornato indietro. «Nel viaggio di ritorno avevo agganciato un carico di 1041 tonnellate, 84 assi per 391 metri di lunghezza del convoglio.» Questi però sono solo i dati tecnici. Luna ha portato con sé anche la consapevolezza che questa sarebbe stata l’ultima corsa.
L’addetto allo smistamento Gashi Nuhi ora sgancia i carri, la centrale operativa lo invita ad accelerare i tempi. «La gente vuole tornare a casa», dice una voce gracchiante al telefono. Il macchinista Luna aziona gli interruttori, ruota il regolatore di velocità e il veicolo si mette lentamente in movimento. Luna è silenzioso. Passa sulla sella di lancio in direzione delle rampe di uscita nella zona est della RBL. Ancora una volta sale in cabina di guida, mette in marcia, frena. (File audio Ae 6/6 durante la frenata)
Ma questa è davvero l’ultima volta. «Oh no, vedo già altre locomotive», si lascia sfuggire di bocca mentre arriva al binario di destinazione. In effetti, la sua locomotiva con il numero 11470 va ad aggiungersi a una fila di veicoli. Tutte le locomotive qui aspettano di fare l’ultimo viaggio.
Le FFS hanno acquistato complessivamente 120 locomotive di questo tipo. Le prime sono entrate in funzione nel 1952. Dal momento che venivano usate sulla tratta del Gottardo, si sono presto conquistate il nomignolo di «Gotthardlok». Sono state utilizzate anche sulla tratta del Sempione. Le prime 25 della serie portavano i nomi dei cantoni. Le modanature cromate sulla cassa e l’appariscente croce svizzera sul muso e la coda davano a questa locomotiva un aspetto inconfondibile. Sono arrivate poi altre locomotive della serie, battezzate con i nomi dei 25 capoluoghi cantonali. Altre ancora hanno ricevuto il nome di città e regioni più grandi. Tutte avevano in comune uno stemma su ogni fianco, con il nome del cantone o della località. La 11470 viaggiava con il nome della città di Brugg.
«La vecchia signora è sempre stata molto affidabile», afferma Luna. «È stata la prima locomotiva di linea che ho guidato da macchinista.» Come lui stesso racconta, ha trascorso in cabina di guida un numero di ore infinito; secondo le sue stime, ha percorso con lei buoni 500’000 chilometri. Il che corrisponde a circa dodici volte il giro del mondo. «La Ae 6/6 dà il meglio di sé su rotaia», spiega il 46enne descrivendone le qualità. «In caso di guasto il macchinista poteva rimediare in qualche modo armandosi di cacciavite, pinza e martello.» Si alza, attraversa la porticina che conduce alla sala macchine e mostra il punto in cui anni fa ha ripristinato un collegamento elettrico del sistema meccanico, dopo che tutto aveva smesso di funzionare. «Tutti volevano richiedere una locomotiva sostitutiva. Io però ho sistemato un paio di cose qua e là e la macchina ha ricominciato a funzionare.» Si sente improvvisamente un certo fracasso. Il macchinista va a vedere. «Dobbiamo scendere, hanno attaccato il veicolo di trazione per il traino della locomotiva. Però! Vanno proprio di fretta.»
Le FFS hanno utilizzato le Ae 6/6 sia per il traffico passeggeri che per il traffico merci. A partire dagli anni novanta, le locomotive sono state prevalentemente destinate al traino dei treni merci. Per il traffico passeggeri erano diventate ormai troppo lente. Con un’età media di 55 anni, oggi non potevano più soddisfare nemmeno i requisiti di un traffico merci efficiente. Sarebbe stato necessario risanare completamente la flotta, con un costo di svariati milioni. La flotta di Ae 6/6 è stata gradualmente ridotta. Gli ultimi veicoli sono ora fuori servizio e presto verranno rottamati. FFS Historic ne conserva qualche esemplare come patrimonio storico delle FFS.
Ora Luna scende per l’ultima volta dalla cabina di guida. Si ferma per un attimo e si congeda in silenzio. «Confesso che sono un po’ commosso.» Un ultimo sguardo indietro. Più tardi tira fuori il suo smartphone. A Losanna Triage ha fatto una foto della locomotiva. «Non è qualcosa che faccio normalmente», dice quasi scusandosi mentre mostra la foto. «C’è davvero qualcosa di speciale nell’essere stato il macchinista che l’ha condotta nel suo ultimo viaggio commerciale. Per me è un onore.» Per la Ae 6/6 finisce l’ultima corsa, per Mauro Luna un servizio molto speciale e per le FFS un’era.
Ascoltate le parole del macchinista Mauro Luna dopo la sua ultima corsa (in tedesco).
Un’ultima annotazione:
con questo reportage Martin Radtke si congeda dalle lettrici e dai lettori del blog Cargo. Lascia FFS Cargo e dal 1° gennaio 2014 lavorerà nel settore privato.
Le locomotive tolte dalla circolazione Ae 6/6 verranno rottamate. Gran parte del materiale verrà riciclato. Leggete a questo proposito l’articolo nella rivista Cargo.