FFS Cargo trasporta lettere e pacchi per la Posta Svizzera. Quest’ultima si trova dinnanzi a grandi sfide poiché le esigenze dei suoi clienti cambiano velocemente. In quale modo il traffico merci può continuare a sostenere la Posta Svizzera?
Il treno è il mezzo di trasporto principale per la Posta Svizzera: ogni giorno FFS Cargo conduce 21 treni per lettere e 38 treni blocco per pacchi in Svizzera. Negli ultimi anni le esigenze dei clienti postali sono cambiate radicalmente e con esse anche le richieste dell’azienda verso il suo partner di logistica. Quali sono i trend più importanti e come si sta evolvendo di conseguenza FFS Cargo?
Trend 1: acquisti online.
Nel giorno di raccolta del cartone è evidente quanto successo riscuote oggi lo shopping online: lungo le strade dei centri urbani svizzeri si trovano tantissime scatole ripiegate delle principali società di vendita online.
La Posta, leader sul mercato svizzero dei pacchi, ha consegnato circa 115 milioni di pacchi nel 2015, che nel 2016 sono saliti a quasi 122 milioni registrando un aumento del 6 %. «Anche nei prossimi anni prevediamo una crescita annua dal 2 % al 3 %», spiega Dieter Bambauer, responsabile di PostLogistics e membro della direzione del gruppo della Posta Svizzera.
Per far fronte alla maggiore domanda in modo conforme al mercato dobbiamo diventare più performanti ed efficienti.
Jasmin Bigdon, responsabile dello Sviluppo aziendale FFS Cargo
Tutto ciò avrà conseguenze sul traffico merci. Secondo le «Prospettive di traffico» dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE), il traffico merci aumenterà del 37 % entro il 2040. Il motore trainante è il crescente commercio online. «Per far fronte alla maggiore domanda in modo conforme al mercato dobbiamo diventare più performanti ed efficienti», sottolinea Jasmin Bigdon, responsabile dello Sviluppo aziendale e membro della direzione di FFS Cargo, «perciò lavoriamo costantemente al miglioramento dell’offerta e intensamente all’automazione dei processi operativi.»
Come può l’automazione contribuire a rendere il traffico merci ferroviario più veloce ed efficiente? «In una prima fase introdurremo l’accoppiamento automatico e testeremo la prova automatica dei freni con altre ferrovie merci», spiega Jasmin Bigdon e prosegue: «L’automazione può anche migliorare l’‹ultimo miglio› fino alla consegna ai clienti in quanto necessita di un solo operatore e accelera così i processi.» L’uso di veicoli autonomi entrerà in gioco però solo dopo, in quanto la presenza di tanti punti d’incrocio e di diversi tipi di treni rende la fase pilota più complessa per la ferrovia rispetto alla strada.
Trend 2: ritmi più veloci.
Il bisogno di velocità è evidente: quando si ordina un prodotto online, lo si vuole a casa già l’indomani. «Negli ultimi anni i pacchi Priority sono continuamente aumentati», osserva Dieter Bambauer. «Lo scorso anno si attestavano a circa il 50 %, 16 anni fa a meno del 20 %.»
«Siamo orgogliosi di poter trasportare pacchi e lettere per la Posta», sottolinea Jasmin Bigdon. FFS Cargo cerca di soddisfare il bisogno di ridurre i tempi: «Continuare a rendere il trasporto espresso più affidabile e veloce per i nostri clienti è uno degli obiettivi della nostra strategia», precisa Jasmin Bigdon. «Vogliamo aumentare la velocità media sui tracciati per il traffico merci e ampliare così la nostra offerta di trasporti espresso. Dal 2018 i trasporti merci pianificati avranno la stessa priorità del traffico viaggiatori.» Sempre secondo Jasmin Bigdon, ci vorranno investimenti per adattare ancora di più la rete di produzione alle aree economiche e ai clienti. Gli impianti ferroviari devono essere ammodernati per soddisfare le esigenze del futuro.»
Trend 3: la personalizzazione.
Ecco come Dieter Bambauer descrive i clienti di oggi: «Sono sempre più mobili, connessi in rete e soprattutto più esigenti.» I servizi personalizzabili e su misura sono dunque sempre più importanti e determinanti per stabilire se un’offerta è adeguata al mercato.
I clienti vogliono poter ritirare la loro posta 24 ore su 24 e recuperare i pacchi non recapitati ovunque. Oppure desiderano una seconda consegna nell’arco della stessa giornata. Ma la personalizzazione va ancora oltre: i pacchi vengono recapitati anche di domenica in quattro agglomerati urbani, ai clienti aziendali la Posta offre fasce orarie di consegna, i clienti LeShop che guidano una Volvo possono farsi consegnare gli acquisti online nel bagagliaio della loro auto. Tutto ciò presuppone un’intensa collaborazione con FFS Cargo.
Sebbene l’offerta attuale sia così ampia, la Posta sta lavorando già a pieno ritmo ad altre innovazioni. Robot di consegna e droni vengono testati e già utilizzati. Queste tecnologie sono molto interessanti soprattutto sull’ultimo miglio, come spiega Dieter Bambauer, ad esempio per effettuare consegne in luoghi difficilmente raggiungibili o isolati dal resto del mondo. Tuttavia il responsabile di PostLogistics sostiene che «nel prossimo futuro, i droni non supereranno i confini del mercato di nicchia e non sostituiranno il trasporto ferroviario».
Il futuro: spedizioni sotterranee.
Il progetto Cargo Sous Terrain (CST) continua il suo percorso verso il futuro. La Posta si sta impegnando su questo fronte con FFS Cargo in seno a una specifica associazione di sostegno. L’obiettivo: costruire un sistema di gallerie sotterranee per il traffico merci svizzero. Dieter Bambauer e Jasmin Bigdon fanno parte del consiglio di amministrazione insieme ai rappresentanti di altri colossi svizzeri, come Migros, Coop, la Mobiliare e Swisscom, la SAP tedesca e l’azienda statunitense Hyperloop One.
Le consegne automatiche sotterranee creano altre capacità nei punti più critici su strada e rotaia.
Dieter Bambauer, responsabile Post Logistics
«Il grande vantaggio del CST consiste nel fatto che non occorre ampliare l’infrastruttura esistente né avere maggiore spazio. Il CST contribuisce ad assicurare la qualità e la puntualità della Posta in maniera duratura e adeguata in termini di pianificazione territoriale ed estetica.»
Il progetto sarà realizzato del tutto con finanziamenti privati. Al momento sono in corso i colloqui con gli investitori. Per la fase di autorizzazione della prima tratta parziale da Härkingen-Niederbipp a Zurigo, la cui messa in funzione è prevista per il 2030, si cercano 100 milioni di CHF.
Jasmin Bigdon non ha dubbi: «Il CST è un’innovazione radicale, ma il settore ha bisogno di sviluppi come questo.» Farà concorrenza a FFS Cargo? «No. Gli operatori di mercato sceglieranno il CST solo nel caso in cui, nonostante l’uso di nuove tecnologie, l’infrastruttura stradale e quella ferroviaria non siano sufficienti nel 2035. Con il CST potremo dunque offrire soluzioni alternative ai nostri clienti. Tramite questo progetto testeremo anche nuove tecnologie per la logistica urbana insieme ai caricatori e alla Posta.» Particolarmente interessante è la distribuzione capillare dei pacchi negli hub del CST: «Per l’ultimo miglio si stanno provando dei veicoli autonomi, che sarebbero utili anche nei piazzali di carico e nei punti di servizio attualmente in funzione.»
In futuro, dunque, i pacchi si sposteranno automaticamente sotto terra o voleranno in aria tramite i droni. Le consegne postali sono in fase di trasformazione e lo stesso vale per il loro principale partner
logistico: FFS Cargo.