Spettacolo di logistica nella Formula 1: ogni chilo conta

19 gare in tutti i cinque continenti: la Formula 1 è il più costoso circo itinerante al mondo, oltre che il più veloce. Per assicurare una logistica impeccabile, le scuderie investono milioni.

I Gran Premi di Formula 1 si disputano in ambienti estremi: dalle tortuose strade di Montecarlo al deserto del Texas, come per il GP degli USA che si svolgerà ad Austin il prossimo fine settimana. Per quanto aspro o isolato possa essere l’ambiente circostante, il luogo che ospita le competizioni accoglie sempre migliaia di spettatori e in più deve essere anche collegato al resto del mondo e ai fan che seguono le corse a distanza.

La regina degli sport motoristici funziona in modo non dissimile da un circo itinerante che si sposta in lungo e in largo con i suoi artisti, gli animali e le roulotte – tutta l’attrezzatura va trasportata di tappa in tappa tra uno spettacolo e l’altro. Dalle auto ai ricambi, dall’equipaggiamento per box alla benzina speciale e alle attrezzature per la zona VIP nel paddock: per ogni weekend di gare occorre mettere in movimento circa 300 tonnellate di materiale.

E tra una corsa e l’altra spesso non c’è che una settimana scarsa di tempo per spedire l’equipaggiamento alla tappa successiva. Solo per la logistica, che dal 2005 è quasi interamente affidata a DHL, l’affiliata della Posta tedesca, ogni scuderia spende circa tre milioni di dollari all’anno. A seconda della distanza da percorrere, l’insieme di 27 container in cui ogni scuderia ripone i propri materiali viene trasportato al circuito successivo via camion, nave o aereo.

Rivista Cargo 3/14

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In Europa la Formula 1 si sposta utilizzando fino a 25 camion, centrali di comando mobili a due piani in cui si trovano soprattutto i dispositivi elettronici, l’hospitality per i piloti e i club VIP. Per le trasferte oltremare, ad esempio in Australia, Malesia o Cina, occorre trasportare per ogni scuderia circa 30 tonnellate di materiale via aereo e dieci tonnellate via mare – di norma accessori per il catering. E ogni chilo conta.

Oltre ai ricambi e agli attrezzi, le auto sono ovviamente il bene più prezioso. Sono composte da oltre 3000 elementi e ogni pezzo è una realizzazione speciale. Affinché non subiscano alcun danno durante il trasporto devono essere in parte smontate e imballate in modo speciale. Una particolare sfida per la logistica è rappresentata anche dai circa 20.000 ricambi per le auto che devono essere disponibili presso ogni tappa del circuito. Anche perché eventuali ordini di spedizione successivi su distanze di migliaia di chilometri costano non solo tempo prezioso per i test ma anche molto denaro.

Inoltre, ogni nuova prescrizione sui materiali emessa dalla FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) si traduce subito in un aumento dei costi logistici. Questo infatti significa che l’auto va interamente adeguata alle nuove disposizioni. Pertanto, più efficiente è la logistica, e più denaro affluisce nelle casse degli organizzatori.

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