Riduzione delle emissioni di CO2, rapporti sulle emissioni, soluzioni a impatto zero: il trasporto merci su rotaia giova all’ambiente.
Il bilancio è convincente: «Nel 2014, sull’asse nord-sud che collega i porti del Mare del Nord all’Italia, siamo riusciti a prevenire l’emissione di circa 650 000 tonnellate di anidride carbonica nocive per il clima proprio grazie al trasporto su rotaia», afferma Edmund Prokschi, responsabile Vendita e Sviluppo dell’offerta di SBB Cargo International. Un dato che equivale alle emissioni di circa 1,2 milioni di viaggi effettuati in camion, diventati così superflui.
Per ogni tonnellata di carico e per ogni chilometro percorso con un treno merci europeo, nell’atmosfera vengono liberati in media solo 29 grammi di CO2, mentre un mezzo pesante con omologazione EURO 5 ne produce ben 81 grammi. Più lungo è il tragitto di trasporto, più grande è il risparmio scegliendo la ferrovia. Affinché questo contributo alla tutela dell’ambiente risulti anche ben documentato e possa confluire nei rapporti sull’ambiente dei singoli clienti, SBB Cargo International ha messo loro a disposizione un rapporto individuale sulle emissioni relative al 2014, che indica la riduzione delle emissioni ottenuta preferendo il trasporto su rotaia a quello su strada.
I dati sono stati calcolati con il programma EcoTransit, al cui sviluppo ha partecipato anche FFS Cargo. Accanto alle informazioni sulle emissioni di gas a effetto serra, sono riportati anche dati sulla produzione di altri inquinanti atmosferici, come ad esempio ossidi di azoto e polveri fini. Chi vuole fare un passo ancora più avanti, può optare per trasporti completamente a impatto zero. A tal fine SBB Cargo International collabora con l’organizzazione per la tutela del clima myclimate, che utilizza il contributo di compensazione versato dai clienti della ferrovia merci per sostenere e sviluppare progetti finalizzati alla salvaguardia del clima secondo i più elevati standard internazionali.
Anche il trasporto merci su rotaia nazionale, per il quale sono ugualmente offerti rapporti sulle emissioni e la possibilità di richiedere trasporti a impatto zero, contribuisce alla protezione del clima. Migros, ad esempio, che è il principale cliente di FFS Cargo, ormai trasporta la metà delle proprie merci per via ferroviaria. Con il programma «Generation M», questa impresa commerciale si è posta l’obiettivo di tagliare, tra il 2010 e il 2020, le proprie emissioni di CO2 del 20 percento.
Un passo alla volta Migros si sta avvicinando all’obiettivo e finora è riuscita ha ridurre la quantità di gas serra rilasciati nell’atmosfera e nocivi per il clima dell’8 percento. Grazie all’ampliamento della quota di trasporto ferroviario, cresciuta del 2 percento solo nel 2014, per il gigante arancione la realizzazione di questo ambizioso piano sembra sempre più tangibile. Lo scorso anno, ad esempio, il trasporto di prodotti surgelati dal Centro di distribuzione Migros Neuendorf in direzione Gossau è passato dalla strada alla rotaia, riducendo di circa 300 000 i chilometri percorsi annualmente con i camion. Una soluzione, questa, che contribuisce alla protezione del clima e rafforza lo sviluppo sostenibile.